Discoteche

Il progetto era ambizioso: far ascoltare una discoteca in vera Alta Fedeltà
3500 W rms ed oltre 135 dB in pista in altissima qualità

 

zojiE’ stata una vera sfida.

Volevamo raggiungere grandi potenze con
– qualità audio sorprendenti
– basse emissioni fuori dalla pista
– riproduzione dei bassi quasi estreme.

Volevamo dimostrare che una discoteca può anche suonar bene.

Ci siamo scontrati con molti concorrenti, ma poi il cliente ha deciso: spendiamo un po’ di più, ma facciamo un impianto serio e fuori dalla media.
La proposta era semplice:

Elettroniche di alta qualità e senza compromessi con  4 amplificatori  NAD 2600 di cui 3 configurati a ponte per erogare 1000 W cadauno (uno per pilotare il Sub-Woofer e due per la sezione Medio-Bassi, uno per canale), l’altro da 250+250 W (per pilotare la sezione acuti, left + right).
Unità di controllo cross-over elettronici e linea di ritardo analigici della americana  Rane.
Diffusori progettati ad-hoc per la sala, sospesi in aria a circa 260 cm dal suolo, con snodo centrale per renderli inclinabili e ruotabili su se stessi.
Altoparlanti professionali al top della gamma

La sala era ancora in costruzione, ci siamo attivati a fare subito una variazione di progetto.

Dovevamo creare, sotto al pavimento, una tromba per un woofer di 380 mm da accordare a frequenze intorno ai 18-25 Hz senza stravolgere il progetto originale.

In fase di realizzazione si scelse di non scendere comunque sotto i 30 Hz.
Gli altoparlanti erano tutti TOP LINE della italiana RCF capaci di prestazioni HiFi anche sottoposti a potenze applicate enormi.

Questi i componenti utilizzati:
4 unità per medio alti con membrana in titanio N680 accoppiati in parallelo con la restante unita complementare direttamente all’amplificatore, L + R
8 Mid Woofer da 250 mm accoppiati in serie su ogni diffusore e parallelo per ogni 2 unità, left e right.
1 Woofer da 380 mm caricato a tromba, con tromba accordata a 30 Hz avente una lunghezza di circa 9 metri ed una superficie di bocca intorno a 12 m2, interamente costruita in cemento armato, gettato sotto il pavimento del bar che si affaccia direttamente sulla pista situata ad un livello inferiore (dettaglio che ci ha permesso di ridurre la lunghezza ai valori citati).

Nad2600In fase di prova, con applicato un segnale sinusoidale di 30 Hz ad 1 Watt di potenza, avvicinandosi al muro perimetrale ci si sentiva oscillare come delle foglie secche.
In regime di funzionamento la differenza sostanziale rispetto a tutte le altre discoteche, era l’assoluta mancanza di fastidiosi fenomeni di sollecitazioni a livello addominale e la completa trasparenza rispetto alla massa di persone presenti in pista; in qualsiasi posizione, la percezione delle frequenze inferiori era assolutamente costante; unico neo l’incrocio con i Mid Woofer che, viste le distanze in gioco tra centro e bordo pista, lasciava spazio a piccoli problemi di interferenza.

Ad impianto finito e tarato, collimate le emissioni dei 4 diffusori satellite, si testa la risposta in frequenza con analisi spettrale che risulta subito ottima.
Il test successivo all’ascolto musicale era eccellente.  L’impianto aveva un rumore specifico bassissimo ed una coerenza tale che si poteva entrare dal vivo con il microfono sotto la pista senza provocare inneschi, sfida nella sfida: per il pezzo di apertura della sala fu scelta la 5a sinfonia di Beethoven e fu un successo.

baezL’impianto si prestava a qualsiasi sollecitazione senza mostrare alcuna sensazione di fatica, quindi si era soliti amplificare anche i gruppi ospiti direttamente sul sistema di diffusione centrale.

Oltre ai molteplici apprezzamenti avuti da orecchi esperti, è stata leggendaria una serata con la grande Joan Baez la quale, con poca padronanza della lingua, a fine serata, fa chiamare i titolari del locale per fare i suoi complimenti alla grande qualità dell’impianto audio, dicendo che in tutta la sua carriera, tra teatri, concerti e sale di incisione, non aveva mai sentito una così grande qualità in un impianto audio a tale potenza.

PiantaZoji

La pianta indicativa del locale di 600 mq capace di oltre 900 persone

 

L’installazione risale al 1993, l’impianto è rimasto in uso per 12 anni senza mai dare problemi (fino al cambio di gestione). La struttura muraria è ancora praticamente intatta e potenzialmente funzionante, le elettroniche e i diffusori sono andati dispersi.

P.S. La nuova gestione, subentrata nel 2005 e poco esperta, si è fatta convincere da alcuni venditori (senza scrupoli) sul fatto che l’impianto andava rifatto.
Oltre alla schifezza dei prodotti intallati, si sono accollati un costo quasi doppio rispetto al precedente impianto ed una conseguente qualità audio deprecabile.
L’imbecillità degli installatori è stata tale, che non sono stati nemmeno in grado di riusare l’incredibile dispositivo a tromba posto sotto il bar (a ridosso della pista), montando 2 voluminosi, inutili ed ingombranti subwoofer ad intasare la zona adibita al ballo, riducendone la capienza e creando problemi logistici allo spostamento delle persone.
I commenti iniziali dei clienti, abituati al suono stupendo della vecchia gestione, sono stati pressappoco unanimi: un vero schifo!
Una bella soddisfazione se si pensa che in dodici anni lo Zoji di Sarnano aveva rosicchiato clientela da tutta la costa adriatica, dal senigalliese fino a tutto l’ascolano e persino dal riminese, facendo costantemente il tutto esaurito a tutte le serate in programma (con oltre 1200 persone in sala e tantissime lasciate fuori).

Possiamo dire che i tanti problemi acustici del nuovo impianto-immondizia sono andati a pesare anche sulle presenze, in discesa inesorabile già dai primi mesi di gestione e mai più recuperate nemmeno nelle successive 3 gestioni.

Chissà che un giorno, con qualche nuova mente imprenditoriale, non si possa riascoltare quel suono pulito ed inconfondibile di quella sala!

 

Progetti, simulazioni, curve di risposta, ecc. sono ancora disponibili nei nostri laboratori.

Per ulterori informazioni contattaci.

 

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