Arrivederci ragazzi

16 Ottobre 2008 0 di oceani

Ho visto per la prima volta questo film al cinema, in quinta elementare, e me ne sono innamorata. La vicenda narrata si svolge nella Francia occupata dai nazisti, nel gennaio del 1944. E’il racconto di una manciata di giorni in un collegio gesuita, quelli compresi tra il ritorno degli alunni dopo le festività natalizie e la fine del mese di gennaio.
In questo arco di tempo, la storia di un’amicizia, breve, ma così intensa da segnare una vita. Quella realmente intrecciata dal regista, Louis Malle, all’età di dodici anni, con un ragazzo ebreo ospitato sotto falsa identità nel collegio che frequentava, fuori Parigi. Un ricordo durato quarant’anni, a cui il regista dà finalmente voce nel film- otto anni prima di morire prematuramente di tumore.

Perchè mi ha colpito così tanto questo film? Non so se sono capace a esprimerlo. Io non sono una critica cinematografica. Credo sia ispirato, ecco. Che sia nato da un’esigenza di verità, da un’esperienza profonda e bella che il regista ha vissuto e che è riuscito a descrivere e comunicare. Perchè ciò che a distanza di tanti anni ancora mi emoziona è proprio la bellezza del rapporto tra i due amici, narrato senza retorica, con grande realismo. La diffidenza iniziale, la competizione dovuta alle qualità di entrambi i ragazzi in ambito scolastico- quella somiglianza che a volte genera gelosia- lo scontro e, alla fine, l’incontro. La condivisione di interessi, giochi, pensieri. E anche dei dubbi e delle paure. Un vero incontro, pur tragicamente breve- così vero da essere rimasto nel cuore di Luois Malle per tanti anni.

Purtroppo in televisione questo film è stato raramente trasmesso, inspiegabilmente snobbato. Così, ho voluto dedicargli questo piccolo spazio, nella speranza di fargli una buona pubblicità. Ho scelto di farlo anche con una foto che trovo molto significativa: il regista insieme ai due protagonisti attori (vicino a lui quello che interpreta se stesso): proprio a esprimere il profondo intreccio tra verità e finzione sotteso al film.