I vantaggi dei sistemi RAID

13 Agosto 2009 0 di Elvio

Sono passati più di 20 anni da quando la tecnologia RAID è stata inventata e, ad oggi, ancora in pochi ne conoscono l’esistenza ed molti i vantaggi.

La tecnologia, con l’aiuto di particolari controller, riesce a creare una unità di memorizzazzione dati unica, affidabile e molto veloce.
In pratica si tratta di un sistema informatico organico di dischi (di solito identici, economici e di piccole dimensioni) che, una volta assemblati insieme, ne farebbe ottenere una unica unità fisica di elevata capacità, molto più veloce ed enormemente più affidabile dei singoli Hard Disk che lo compongono.

Il sistema RAID nasce nel 1987 quando i ricercatori Patterson, Gybson e Katz della Berkely University di California pubblicano un articolo alla SIGMOD Conference del 1988 “A case for Redundant Array of Inexpensive Disks (RAID)” da allora Il termine “RAID” ha iniziato ad essere usato ed implementato sui migliori sistemi informatici.

Il sistema prevedeva cinque diverse architetture di array (oggi molte di più) e, oltre al principale obiettivo prestazionale, includevano anche capacità di fault tolerance per migliorare affidabilità e protezione dei dati applicando sistemi di ridondanza all’insieme dei dischi.

Lo scopo iniziale era di creare una tecnologia che permettesse di accorpare in un gruppo di piccoli e poco costosi (inexpensive) dischi, una unica matrice logica (array) in grado di aumentarne le performance assolute (rispetto ad un unico, veloce e più capiente disco, anche molto performante ma costoso).

Col passare del tempo, l’evoluzione tecnologica ha enormemente abbassato i costi degli hard disk e la tecnologia Raid si è di conseguenza adattata, tanto che è stato anche cambiato il significato dell’acronimo R.A.I.D.: da Inexpensive (economico) ad Independent (indipendente).
Infatti questa ottima tecnologia è stata implementata non solo su dischi economici, ma anche su sistemi a disco di alto costo (tipo SCSI) ottenendone, di conseguenza, prestazioni ancora superiori e straordinarie.
Al momento è possibile, su server SCSI in configurazione RAID 5, sostituire a caldo (cioè con il sistema sempre acceso) un Hard Disk rotto, ripristinarlo con uno nuovo, e far ricostruire in automatico al controller del sistema tutti i dati persi nell’unità difettosa senza far perdere sostanzialmente tempi di elaborazione al server in funzione. Non è fantastico?
L’elasticità del sistema permette inoltre infinite configurazioni da scegliere a seconda delle esigenze specifiche fino a creare addirittura sistemi Raid di Raid in cascata.

Non mi soffermo ulteriormente su precisazioni tecniche noiose e poco chiare, agli interessati rimando ai moltissimi articoli presenti sul web, in particolare segnalo questo, piuttosto semplice pubblicato su wikipedia. Saluti