L'ora legale tra sostenitori e contrari

29 Marzo 2009 1 di Elvio

L’ora legale è stata adottata in Italia la prima volta nel 1917, dopo varie sospensioni e ripristini, è stata definitivamente introdotta per legge nel 1965.

Per chi non lo sapesse, l’ora legale
si attiva nell’ultima domenica di marzo alle 2:00 di notte portando le lancette alle 3:00
si disattiva nell’ultima domenica di ottobre alle 3:00 di notte si portano le lancette sulle 2:00 (una volta sola ovviamente).

Lo scopo sarebbe risparmiare energia elettrica e regalare un’ora in più di luce naturale nella fascia serale.
Il risparmio stimato dovrebbe aggirarsi intorno ai 665 milioni di kWh, quindi, il nostro paese sembra abbia risparmiato finora complessivamente 3,1 miliardi di kWh, pari a circa 400 milioni di euro.
Con lo slittamento di un’ora in avanti le giornate ci sembrano più lunghe, ci sentiamo più allegri e con la più voglia di trascorrere le serate all’aperto.
Non ci sono solo vantaggi, lo spostamento avanti di un’ora porterebbe anche disturbi al nostro orologio biologico come insonnia, irritabilità e sonnolenza durante le ore diurne, soprattutto nei bambini (disturbi che si dileguano trascorsi i primi giorni).

C’è qualcuno però che la pensa diversamente.
L’Aduc di Firenze (Associazione Diritti Utenti e Consumatori) fa notare che, secondo uno studio californiano, il risparmio di energia delle utenze private e quello per lo Stato, non sarebbe tale.
I ricercatori per tre anni hanno valutato i dati dei contatori di oltre sette milioni di abitazioni nello Stato dell’Indiana ed hanno riscontrato che il cambio d’orario:
– ha incrementato i consumi annuali delle utenze domestiche tra l’1% e il 4%, per una spesa aggiuntiva di 8,6 milioni di Dollari l’anno
Lo Stato dell’Indiana è stato scelto perché, nel 2006, l’ora legale è stata introdotta su tutto il territorio, mentre prima riguardava solo 15 distretti su 92.
L’analisi quindi indica che “in primavera si verifica un leggero risparmio, abbondantemente vanificato nell’estate inoltrata e in autunno”.
Il motivo è che c’è necessità, nella prima primavera e in autunno, di accendere il riscaldamento la mattina presto ed in più il maggior uso d’aria condizionata nei lunghi pomeriggi e nelle calde sere d’estate.
“Anche considerando le differenze di clima tra l’Indiana e l’Italia – dichiara l’Aduc – è credibile, anche da noi l’accensione dei riscaldamenti nella prima primavera meteorologica e in autunno, nonché l’accensione prolungata nelle serate estive dell’aria condizionata, soprattutto dopo che, in questi ultimi anni, il clima torrido è più frequente, e provoca problemi di sovraconsumo…. Perciò crediamo che sia opportuna una attenta valutazione anche nel nostro Paese” .

Questa la Storia
I primi esperimenti di ora legale risalgono alla fine del ‘700 precisamente al 1784, quando l’inventore del parafulmine, Beniamino Franklin, pubblicò una sua proposta sul “Journal de Paris”. Franklin sosteneva la sua volontà (già a quei tempi) di risparmiare energia, spostando l’orario in certi periodi dell’anno ma non trovò alcun seguito.
Dopo oltre un secolo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal britannico William Willet che incontrò il favore di molti, tanto che il 1916 la Camera dei Comuni londinese dette via libera al “British Summer Time” (orario estivo britannico) che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Diversi paesi imitarono gli inglesi perché, in tempi di guerra, il risparmio energetico era prioritario. Anche in Germania, tra il ’47 e il ’49, venne instaurata una “ora estiva alta” nei mesi compresi fra l’11 maggio e il 29 giugno. Infine, più recentemente, dopo lo choc petrolifero del 1973, gli Stati europei che non aderivano ancora a questa consuetudine hanno gradatamente introdotto l’ora legale fino a adeguarsi tutti all’inizio degli anni Ottanta armonizzandone la durata (nel 1996) dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

Ora sincronizziamo gli orologi

Per i più pigri, benché la maggior parte dei PC si aggiorni automaticamente all’ora legale, consiglio un comando veloce che risincronizza l’orologio all’ora esatta senza dover mettere mano sui tasti di spostamento.

Per sistemi Windows:
al prompt dei comandi (Start – Esegui) digitate o copiaincollate il seguente comando net stop w32time && net start w32time quindi invio ed avrete immediatamente il vostro orologio sincronizzato con l’ora atomica di microsoft.

Per sistemi Mac:
Nel pannello Sincronizzazione del riquadro MobileMe o nella relativa scheda del Pannello di controllo MobileMe, fai clic su Sincronizza adesso.

Ovviamente i procedimenti richiedono almeno una connessione internet attiva.

Un saluto