Matematica e democrazia
19 Maggio 2010“In democrazia l’equità è matematicamente impossibile” oppure “La democrazia non è un sistema intrinsecamente equo” sono frasi che vi faranno sobbalzare dalla sedia, eppure lo afferma convintamente e senza mezzi termini Ian Nicholas Stewart (matematico, scrittore e divulgatore scientifico britannico).
Secondo il professore della Warwick University, in linea teorica, qualsiasi sistema elettorale si possa adottare, il valore del voto individuale, è matematicamente irrilevante. Per questo pone una domanda provocatoria: ha ancora senso (almeno in termini tecnici) parlare di democrazia?
Per la verità, già nel 1949 Kenneth Arrow, premio Nobel per l’economia, aveva messo in rilievo alcune contraddizioni palesi nei sistemi democratici. Anche lui, partendo dal vecchio paradosso di Condorcet, giunse a formulare il noto teorema di impossibilità secondo cui, ipotesi troppo ideali, non consentirebbero mai, ad un sistema di votazione, di preservare le scelte sociali. In pratica, semplificando di molto, dice che la democrazia è un sistema utopico ed irrealizzabile. Un risultato molto forte, successivamente ridimensionato, ma che è stato ritenuto da molti, una specie di teorema di G