Pneumatici invernali

23 Novembre 2012 0 di Elvio

Con l’inverno alle porte, a prescindere dalle condizioni climatiche, l’altitudine o la spettacolarità del paesaggio, è praticamente obbligatorio dotare la nostra auto di pneumatici invernali o catene da neve.
L’articolo 6 del Codice della Strada, allo scopo di rendere sempre più sicure e fruibili le strade territoriali, ha infatti dato la facoltà alle singole amministrazioni locali di imporre l’obbligo di circolazione ai soli veicoli attrezzati.

Da subito serve sfatare un luogo comune: gli pneumatici invernali (detti anche lamellari, da neve o termici), non servono solo quando si viaggia su strade innevate. Questo tipo di pneumatico, grazie ad una speciale mescola, alla particolare struttura costruttiva e al disegno del battistrada (con incavi più profondi e zone lamellari), migliora notevolmente l’aderenza del veicolo al suolo ogni qualvolta la sua temperatura scende al di sotto dei 7º C indipendentemente dalle condizioni del fondo stradale.

E’ dimostrato che, rispetto ad uno pneumatico estivo, gli spazi di frenata si vanno a ridurre effettivamente del 20% con asfalto asciutto, del 30% su suolo bagnato, oltre il 50% quando questo è ricoperto da neve. Questo perché la composizione della mescola, ricca di silice, resta perfettamente morbida ed aderente al suolo anche a basse temperature (quando cioè le gomme tradizionali si induriscono per il freddo compromettendone le prestazioni) una morbidezza ideale per tenere al meglio sulla strada fredda invernale.

Gli pneumatici invernali si riconoscono solo dal logo di un fiocco di neve incastonato in una montagna stilizzata sul fianco esterno dello pneumatico dove sono anche stampiglati
– il modello e la marca
– le caratteristiche dimensionali (la larghezza della gomma in mm, l’altezza del fianco in rapporto alla larghezza, il diametro del cerchio in pollici).
– l’eventuale senso di marcia (nel caso di disegni asimmetrici)
– altre varie sigle e segnaslazioni di servizio come il bollino di sbilanciamento e molto altro

Diffidare da chi vuole rifilarvi per invernale degli pneumatici privi di tale simbolo.

Un errore frequente è quello di confondere le gomme solo M+S (Mud+Snow = Fango+Neve) scritto anche MS, M/S, M-S, M&S per invernali, queste coperture, vengono montate spesso sui SUV e crossover più recenti, per migliorare le prestazioni in frenata sui fondi viscidi, ma hanno prestazioni migliorate solo rispetto alle gomme tradizionali e non sono paragonabili alle coperture invernali a meno che non vi sia anche il simbolo termico come in figura.
La contraddizione è puramente normativa perché è lo stesso Codice della Strada che equipara le M+S alle invernali.

Chi monta le M+S è esonerato quindi dall’obbligo di catene a bordo e dall’uso di pneumatici invernali, però se anche per la legge siamo a posto, ai fini della nostra sicurezza non proprio. Tenendo conto poi che una gomma M+S costa quasi come una termica, il risparmio è quasi irrisorio.
Invece una gomma invernale costa in media un 20% in più rispetto ad uno pneumatico estivo di pari caratteristiche e purtroppo, a ridosso dell’inverno, i prezzi possono anche lievitare di molto (o comunque viene ridotto lo sconto applicabile).

Per ulteriori chiarimenti vedi anche i codici di marcatura degli pneumatici (da un documento PDF di Yokohama) .


Il gonfiaggio

Quando fa freddo, tutti i materiali tendono a contrarsi, anche la pressione di gonfiaggio tende a diminuire.
Per uno pneumatico gonfiato a 2 bar ad una temperatura ambiente di 20º C, la pressione può risultare di appena 1,8 bar se si è a 0º C è quindi necessario ripristinarla al valore consigliato dal costruttore del veicolo.
Ricordare sempre che una giusta pressione dello pneumatico oltre a renderlo più sicuro, aiuta a risparmiare molto carburante perché si riducono di molto gli attriti volventi tra gomma e suolo.
Il mio consiglio è gonfiare di più se si percorrono frequentemente strade molto curvose (che tendono a consumare lateralmente il battistrada) o se si è officina con ambiente riscaldato (almeno 0,2 – 0,3 bar compenseranno poi la temperatura più rigida esterna).

Le catene

L’alternativa all’uso di gomme invernali è quello di viaggiare con catene da neve a bordo. L’equiparazione normativa non ha ovviamente molto senso, perché le catene sono dei dispositivi d’emergenza che ci costringono a velocità inferiori ai 50 km/h e che vanno montate solo nel caso in cui vi sia una oggettiva difficoltà nell’avanzare o un consistente strato di neve o ghiaccio sulla sede stradale. E’ comunque fondamentale che queste siano omologate per la Legge italiana e che siano riportate le sigle CUNA NC 178-01 oppure ON – V 5117 sia sulla catena che sulla sua confezione.
Il mercato globale rende disponibili catene cinesi anche a basso costo, trattandosi però di un accessorio molto durevole e sottoposto a forti sollecitazioni meccaniche, conviene considerare sempre l’acquisto di una buona catena, da questa può dipendere la soluzione di una situazione di panne e non solo. Se valutiamo il costo (in tempo e carro attrezzi) per un blocco dovuto ad una catena strappata… forse sarebbe meglio seguire il detto ‘chi poco spende, spende due o tre volte’.

Su molte vetture moderne, soprattutto quelle sportive equipaggiate da grandi cerchi, le catene non sempre sono utilizzabili per via dello spazio troppo ridotto tra gomma e passaruota; sono le cosiddette auto non catenabili. Per capire se il costruttore ammette l’uso di catene bisogna sempre controllare il libretto di circolazione.
Per le vetture non catenabili l’alternativa alle gomme invernali sono i cosiddetti ragni in materiale plastico, che assolvono alla stessa funzione delle catene e sono facili da montare, normalmente si ancorano al mozzo della ruota.

Altri equipaggiamenti

Esistono però altri equipaggiamenti che assolvono in parte alla funzione delle catene e sono anche più agevoli da applicare.
le calze (o autosock) sono delle reti in materiale elastico con cui si vanno a rivestire le ruote motrici. Sono piuttosto facili da installare ed anche efficaci per far guadagnare trazione all’auto in caso di neve, sono molto silenziose e poco invasive e non limitano la velocità. Hanno il difetto che non sono riconosciute dal Codice della Strada (quindi si possono usare solo in caso di emergenza) e sono poco durevoli, a contatto con l’asfalto, si lacerano molto in fretta.
le catene spray o liquide sono delle composizioni chimiche di consistenza schiumosa o colloidale che si applicano sul battistrada. Costano poco, ma si dissolvono dopo pochi chilometri percorsi; neanche queste sono riconosciute dal Codice della Strada.

Cosa dice il Codice

La normativa del Codice della Strada sul tema degli pneumatici invernali e, più in generale, sugli equipaggiamenti atti a migliorare l’aderenza del veicolo su fondi viscidi, è molto vaga e lacunosa.
Gli articoli 6 e 7 si limitano a prevedere l’obbligatorietà di ‘mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio’ quando lo stabiliscono le autorità e/o gli enti proprietari delle strade.

L’obbligo di pneumatici invernali o catene deve essere comunque segnalato tramite l’apposita segnalazione verticale su sfondo blu (il disegno è una gomma catenata), mentre l’obbligo di catene a bordo o gomme invernali montate, va segnalato mediante un altro cartello.
In caso di violazione, si incorre in una sanzione pecuniaria di 78 €, se si prosegue il viaggio nonostante una precedente intimazione a mettersi in regola, è prevista una seconda multa da 78 € ed in più la decurtazione di 3 punti dalla patente.
Inoltre, in condizioni estreme, le forze dell’ordine potrebbero anche impedirci di proseguire la marcia.

Un saluto