Puntare sempre sul site ranking

15 Giugno 2012 0 di Elvio

L’oggetto principale su cui si focalizzano attenzione ed energie per promuovere un sito sono in genere le famose ‘keyword’ o parole chiave del sito. Tuttavia concentrare il lavoro solo su questo aspetto, oltre che non dare i risultati sperati, può addirittura penalizzare il sito fino ad arrivare al peggior danno possibile: l’esclusione del dominio dalla SERP nei risultati di ricerca.

La cosa che invece andrebbe molto più considerata è il site ranking, un fattore piuttosto particolare che viene calcolato dai motori tramite molteplici e variegati fattori di valutazione.

Ma cos’è il site ranking?

Grossomodo potremmo definire questo parametro come l’importanza o l’autorevolezza di un sito.
Benché qualcuno creda che il ranking di un sito venga calcolato in base a quanto questo viene linkato da pagine esterne, la quantità e la provenienza dei link che puntano ad un determinato sito, influisce solo in maniera marginale sul site ranking.
Questo fattore infatti, non viene determinato solo da parametri oggettivi ed assoluti, ma da valori rilevati ed interpretati per lungo tempo dal principale algoritmo del motore di ricerca.

Per questo motivo operazioni pianificate e gestite da agenzie SEO specializzate e pagate saporitamente per far decollare un sito web, non sempre portano ai risultati sperati e non sempre migliorano i fattori salienti del sito sottoposto ‘a cura’.
Va sempre considerato che i motori saranno pure macchine e pezzi di silicio, ma coloro che ne gestiscono i software, affinano costantemente le procedure per limitare imbrogli ed operazioni truffaldine che tenderebbero a falsare i risultati della ricerca.
Questi i principali fattori che un buon webmaster dovrebbe sempre considerare.
 
l’età del dominio

E’ un fattore molto importante per il ranking, maggiore è il tempo che un dominio rimane funzionante e migliore è la probabilità che questo incrementi il proprio ranking. Molti nomi di dominio vengono aperti e mantenuti online solo per poco tempo (magari solo per fare una massiccia opera di spam) e poi chiusi ad operazione ultimata.

l’aggiornamento del sito

Le modifiche dei contenuti di un sito vengono accuratamente registrate dai maggiori motori e tenute disponibili per un certo tempo al fine di identificarne la quantità, la qualità e la frequenza.
I motori son ghiotti di novità, notizie ed informazioni continue e sempre fresche; non è quindi importante solo aggiornare i contenuti, ma viene anche ‘guardato’ come lo si fa.
In realtà notevoli cambiamenti di contenuti operati in un breve lasso di tempo, non vengono nemmeno considerati come aggiornamento perché potrebbero semplicemente significare un banale rinnovamento grafico del sito (se non addirittura il cambio del CMS), mentre piccole ma costanti modifiche od aggiunte di contenuti sono considerate come probabile indice di manutenzione ed aggiornamento delle informazioni.

links esterni

c’è sempre molto lavorio e movimento intorno ai siti che accettano lo scambio di link, della serie io indico a te e tu indichi a me; il fine è di tentare un incremento ‘meccanico’ del proprio ranking.
Ma anche qui il motore osserva, registra e valuta con molta pignoleria ed attenzione e controlla l’evolversi delle operazioni per un periodo di tempo. Una apparizione senza plausibile motivo, di centinaia di link che puntano al nostro sito in un tempo relativamente breve non solo non aiuta, ma fa rischiare di identificare il sito come spammers ed essere bannato dall’indice.

Sono quindi da evitare (per quanto possibile) i link reciproci perchè segnalano un probabile accordo fatto allo scopo di imbrogliare. Google, per esempio, considera sempre favorevolmente i link esterni purché quelli reciproci siano relativamente limitati ed aumentino in maniera ragionevole nel corso del tempo. Si deve insomma dimostrare un aumento naturale e spontaneo di interesse da parte degli utenti e non forzoso.

correttezza grammaticale e semplicità di scrittura

anche questo è un fattore importantissimo, anche qui il motore registra, osserva e valuta. Ma come può una applicazione software valutare e determinare gli argomenti più rilevanti in un sito o addirittura giudicare se le keywords di ricerca siano attinenti al contenuto? Invece può, i motori di ricerca fanno uso di complessi software che valutano, in base ai contenuti, quale sia l’argomento principale; attraverso l’analisi logica e grammaticale del testo, riescono ad identificare, con buona approssimazione, anche l’argomento principale di cui tratta il testo.
Una volta fatta questa analisi sarà difficile convincere un motore che vi sia attinenza tra un link (o keyword) sul gioco d’azzardo posto su un argomento che parla di ferrovie o di patate!
E’ altrettanto ovvio che se creiamo i nostri contenuti con evidenti errori di battitura (quali posizionamento irregolare della punteggiatura), di ortografia o di grammatica, il motore ha tutti i mezzi per accorgersene e non tenterà nemmeno di valutare il nostro lavoro e scavalcherà a piè pari indicizzazioni ed eventuali controlli sugli aggiornamenti.

Ora questo è tutto bello e buono perché aiuta a migliorare il web, ma siamo sicuri che tutta questa attenzione non serva anche a rimpinguare sempre di più le tasche già piene di chi gestisce tutto questo potere?

Un saluto