Riparte l’LHC al CERN

21 Novembre 2009 0 di Elvio

Siamo a Ginevra, è il 20 novembre 2009 al CERN, fasci di particelle sono di nuovo in circolazione nel più grande e potente acceleratore di particelle del mondo il Large Hadron Collider (LHC). Chiamata anche la Macchina dei Buchi Neri dai profani, è stata ferma da più di un anno per un guasto.

Forse per scaramanzia, la notizia della riattivazione del più grande acceleratore di particelle arriva quasi sottovoce e se ne sa qualcosa solo un giorno dopo quando tutti i test, gli stadi di raffreddamento ed i circuiti di controllo sono andati OK, ed il primo fascio di particelle è stato accelerato con successo.

“E’ bello rivedere il fascio circolare di nuovo nel LHC” ha detto il direttore generale del CERN Rolf Heuer. “Abbiamo ancora molta strada da fare prima che si inizi lo studio sulle particelle vero proprio, ma questa è una pietra miliare, è il segno che siamo sulla buona strada”

Ma, per chiarezza,  facciamo un pò di storia.
L’LHC entrò in funzione il 10 settembre 2008, ma subì, dopo soli 9 giorni, un grave malfunzionamento per un problema con una connessione elettrica all’interno del sistema di raffreddamento. Il CERN ha speso oltre un anno per la riparazione ed il riconsolidamento dell’intera macchina al fine di garantire che un incidente simile non accada di nuovo.
“Ad oggi la macchina è stata enormemente migliorata rispetto alla versione prima dell’incidente” ha detto il direttore “abbiamo imparato dai nostri errori, è così che si crea il progresso”
La macchina è stata ripristinata in estate e le varie tappe di riattivazione si sono succedute regolari e senza problemi. Le temperature di funzionamento (di -271° Celsius) sono state raggiunte già dall’8 ottobre scorso, poi sono state iniettate le prime particelle di prova il 23 ottobre (ma senza farle circolare), quindi il primo fascio è stato guidato attraverso 3 ottanti della macchina il 7 novembre. La prossima tappa sarà la collisione a bassa energia previsto tra circa una settimana, nel frattempo si dovranno affinare le calibrazioni e le strumentazioni di controllo per prepararsi alle collisioni ad alta energia a 7 TeV (TeV = teraelettronvolt = miliardi di elettronvolt) entro l’anno prossimo.
La ricerca sulla fisica delle particelle è uno sforzo ed un investimento a livello mondiale ed il CERN ha ricevuto sostegno da tutto il mondo. “E’ stato uno sforzo immane essere arrivati dove siamo oggi” ha detto Myers “e vorrei ringraziere tutti coloro che hanno partecipato sia dal CERN che dalla istituzioni partner provenienti da tutto il mondo”.

Il CERN è l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare ed è laboratorio leader nel mondo per la fisica delle particelle.  Ha sede a Ginevra e, allo stato attuale, i suoi stati membri sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Mentre India, Israele, Giappone, Federazione russa, gli Stati Uniti d’America, Turchia, la Commissione europea e l’UNESCO hanno lo status di osservatore.

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