Un Wi-Fi da record
4 Marzo 2017È italiano il record per il collegamento più lungo per una connessione internet Wi-Fi.
Ermanno Pietrosemoli e Marco Zennaro, due ricercatori toscani dell’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste, hanno utilizzato tecnologie piuttosto comuni e una banda libera sui 5 Ghz per collegare la Toscana (Monte Amiata) e la Sardegna (Monte Limbara).
Si è trattato di un collegamento senza fili lungo oltre 300 km che ha battuto ogni record in fatto di connessione internet Wi-Fi.
Sono riusciti a far collegare due utenze tra Toscana e Sardegna alla velocità di ben 354 megabit al second (176 Mbps in una direzione e 179 Mbps nell’altra direzione) utilizzando soltanto 5 GHz di spettro.
Un aiuto importante all’esperimento è stato fornito da:
– CISAR (Centro Italiano Sperimentazione e Attività Radiantistiche) che, in soli 3 giorni, ha messo a disposizione dei due ricercatori le torri per installare le varie attrezzature
– Ubiquiti Networks che ha fornito la strumentazione necessaria di trasmissione/ricezione e monitoraggio.
E’ un significativo record per l’Italia che supera notevolmente quello precedente realizzato nel maggio 2016 dalla Germania nell’ambito del progetto ACCESS.
In quel test era stata raggiunta una velocità quasi doppia (750 Mbps), ma i dati erano stati trasmessi su una frequenza molto più alta (71-76 GHz) ed il collegamento, dalla città di Cologna a Wachtberg, era notevolmente inferiore (soli 37 km).
Come spiega Ermanno Pietrosemoli: “Ciò che rende questo risultato significativo, è l’altissima velocità di trasmissione e l’efficienza spettrale, una misura del tasso di informazione che può essere trasmesso in una specifica larghezza di banda di un sistema di comunicazione“.
Precisa inoltre che: “Moltiplicando la velocità raggiunta per la distanza in entrambi gli esperimenti, le prestazioni restano comunque superiori nell’esperimento italiano” e continuando: “I dati raccolti nel nostro esperimento sono importanti perché sfruttano una tecnologia già esistente che può essere facilmente adattata a Paesi in via di sviluppo, dove l’accesso a Internet significa, ad esempio, anche accesso alla salute“.
Non è infatti un caso che le trasmissioni wireless su distanze lunghe siano utilizzate per le zone più isolate (dove cioè non può arrivare né la fibra ottica né il doppino telefonico).
Tale esperimento ha anche il merito che, oltre al primato, si è utilizzata la frequenza dei 5 GHz che è più facilmente accessibile perché libera, gratuita ed sfruttabile senza alcuna autorizzazione.
Il sistema di connessione Wi-Fi stabilito tra Toscana e Sardegna rappresenta anche un punto fermo per quanto riguarda l’avanzamento e il massimo sfruttamento della tecnologia già esistente senza la necessità di ulteriori investimenti economici.
E’ risaputo che la connessione wireless senza fili è oggi molto più economica rispetto a quella cablata (con i fili) e, lavorando meglio sull’ottimizzazione della banda su lunghe distanze, tale tecnologia potrebbe essere meglio utilizzata e più facilmente applicabile anche per le zone più isolate del Pianeta.
Gli stessi ricercatori Pietrosemoli e Zennaro stanno già da tempo lavorando in questa direzione, hanno realizzato esperimenti anche in Venezuela (che un paese poco sviluppato dal punto di vista delle tecnologie digitali) ed hanno concretizzando loro progetti anche in importanti università e ospedali africani di Malawi, Mozambico e Senegal.
Un altro progetto ancora in corso tende a migliorare le previsioni meteo delle Seychelles e di Capo Verde, che sono spesso imprecise a causa dell’inaffidabile connessione internet esistente.
“Il nostro obiettivo più importante” sottolinea Zennaro “è permettere a questi Paesi di acquisire tutte le competenze tecniche necessarie per poter installare e assicurare la manutenzione del sistema”… solo così si potranno limitare e ovviare alle grandi catastrofi metereologiche che si verificano frequentemente in tali luoghi.
Un saluto