L'invasione delle meduse, come difendersi

28 Giugno 2010 0 di Elvio

Ormai sono anni che, ogni estate, si ripresenta il problema dell’invasione di meduse nelle acque del Mediterraneo.
Spagna e Francia sono le zone solitamente più colpite, ma le correnti marine portano inevitabilmente le meduse anche a lambire le nostre spiagge.
Secondo i biologi marini, i motivi che contribuiscono al loro proliferare sono essenzialmente tre:
il surriscaldamento delle acque
l’inquinamento
la progressiva scomparsa dei predatori naturali (tonni ed i pesci spada)

Studi approfonditi hanno stimato un incremento del 15% delle meduse marine nelle nostre coste, con crescita esponenziale della Pelagia Nocticula (colore marroncino e con tentacoli molto lunghi), della Rihzostoma Pulmo (colore violetto opalescente) e della Velella (la più piccolina tra le tre specie, ma ugualmente urticante).
I soggetti più a rischio sono principalmente i bambini che, a contatto con meduse di grandi dimensioni, possono riportare vere e proprie ustioni.

Come evitarle

Non vi sono metodi sicuri, ma guardare il mare prima di tuffarsi è il rimedio più immediato. Se ci sono, di solito si vedono e l’unico modo per evitarle è chiaramente di non fare il bagno. Le meduse non ci attaccano e non ci vengono mai addosso: siamo noi che andiamo loro incontro. Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento spiega: “Le meduse si spostano verticalmente, quindi possono stare in superficie e possono scendere sul fondo. Sono animali che si muovono e, spesso, vanno dove le portano le correnti. Non ci sono regole predefinite: le trovi ovunque, sono parte del plancton e si spostano continuamente. Esse possono nuotare, ma non riescono a contrastare il moto delle correnti”.



Se vediamo meduse urticanti in mare è meglio non fare il bagno, a meno che non ve ne siano veramente poche. Bisogna sapere comunque che le meduse che pungono hanno solitamente tentacoli molto lunghi. La Pelagia arriva a 10 metri mentre la Physalia (chiamata anche Caravella Portoghese) raggiunge anche i 20 metri. Quindi anche se la medusa sembra lontana non è detto che i suoi tentacoli non siano pericolosamente vicini a noi.

Oltre al pericolo immediato della puntura vanno considerate anche alcune concause che possono provocare problemi ben più gravi se non addirittura la morte.

Alcune meduse infatti possono causare shock anafilattico, inoltre, il forte dolore che causatoto dalla puntura, può essere fatale in individui con problemi di cuore.
In caso di puntura quindi se vi è una reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore e disorientamento è sempre consigliabile andare al pronto soccorso.